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La big tech supporta la 3° edizione di Technovation Girls rivolta a studentesse dai 10 ai 18 anni che si mettono alla prova nella creazione di una app

Mentre il mondo della scuola e dell’educazione è sotto scacco per via del Covid non si fermano i programmi per allargare le competenze dei più giovani. E tra questi c’è Technovation Girls, il più̀ grande programma imprenditoriale tech per ragazze promosso da Technovation, associazione no profit dedita all’educazione in ambito Stem (acronimo inglese che indica Science, Technology, Engineering and Mathematics), vale a dire quelle discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e i relativi corsi di studio, oggi fondamentali per la comprensione di numerosi meccanismi alla base della vita civica e sociale ma soprattutto molto spendibili nel mondo del lavoro.

A supportare questa iniziativa c’è Amazon Italia che, attraverso Technovation Girls, vuole aiutare molte studentesse a rendersi consapevoli delle loro potenzialità di innovatrici del futuro, attraverso l’accesso a nuove competenze informatiche.

In 10 anni 25mila ragazze provenienti da 100 Paesi

Technovation Girls è un programma imprenditoriale tech dedicato alle giovani donne che, attraverso l’apprendimento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, desiderano migliorare il mondo. Dal 2010 ad oggi, più di 25 mila ragazze provenienti da oltre 100 paesi hanno partecipato al programma, ed Amazon, che ne condivide a pieno valori e obiettivi, per il terzo anno consecutivo ne supporta la divulgazione e promozione attraverso specifici incontri, che dal 2019 ad oggi hanno visto il coinvolgimento di un centinaio di partecipanti in Italia.

«Vogliamo aiutare le giovani donne a nutrire la propria ambizione di lavorare nell’innovazione e nella tecnologia, settore in cui c’è ancora molta disparità di genere, e permettere loro di avere successo nell’economia digitale in tutta Italia e nel mondo», spiega Mariangela Marseglia, VP e Country Manager Amazon.it e Amazon.es per l’Italia.

Fino a al 5 marzo 2021, Amazon ospiterà momenti di incontro e presentazione dedicati a Technovation Girls, sfida rivolta a studentesse dai 10 ai 18 anni (compiuti entro agosto 2021) di tutto il mondo interessate alla tecnologia, anche senza una precedente formazione nel coding, e che desiderano mettersi alla prova nella creazione di una app.

Inoltre, a tutte coloro che si iscriveranno al programma, Amazon metterà a disposizione Mentor che accompagneranno le partecipanti lungo tutto il percorso di ideazione del progetto: una mentorship che si svilupperà nel corso delle lezioni online offerte da Technovation, dallo sviluppo della app, fino alla costruzione di un business plan efficace e della presentazione del progetto stesso, che sarà tenuta davanti ad un comitato di valutazione internazionale.

Agli incontri possono partecipare, oltre alle studentesse, docenti delle scuole primarie e secondarie che vogliano farsi promotori dell’iniziativa all’interno dei propri istituti. È possibile iscriversi e partecipare online agli eventi di presentazione “Discover Technovation con Amazon Italia” attraverso il sito https://discovertechnovationamazon.splashthat.com/.

Una parte molto importante di questa iniziativa sta nel follow up, ovvero nel testare l’apprendimento. Technovation Girls mira a offrire alle studentesse l’opportunità̀ di imparare le competenze necessarie per realizzare un progetto tecnologico, in particolare, un’applicazione ma anche di condividere progetti e momenti di incontro.

«Nelle scorse edizioni, proprio un team di studentesse formatosi grazie agli incontri virtuali organizzati da Amazon – aggiunge Marseglia – si è classificato alle semifinali mondiali con un progetto dedicato ad un’applicazione per favorire l’inclusione scolastica, “App.Rise”. Sappiamo poi che l’esperienza in ambito STEM delle studentesse non si conclude con la fine della challenge: ad oggi, i risultati del Technovation Girls Alumni Survey Report (2020) confermano che il programma ha aumentato la fiducia nelle studentesse, incoraggiandone a livello mondiale il 58% a intraprendere carriere universitarie e professionali nel settore STEM; alcune di loro hanno anche aperto aziende proprie e si sono fatte ambasciatrici del programma»

Borse di studio e programmi di coding per i piccoli

Quella di Techonovation non è l’unica iniziativa supportata da Amazon. «Sono orgogliosa di dire che anno dopo anno confermiamo il nostro impegno a supporto della crescita delle nuove generazioni nel mondo digitale, agevolando l’accesso all’istruzione, ispirando le giovani donne a misurarsi con le discipline informatiche – aggiunge ancora Marseglia -. Ad esempio, il programma “Amazon Future Engineer” è progettato per ispirare ed entusiasmare decine di migliaia di bambini e giovani adulti nel mondo a perseguire le materie scientifiche e informatiche».

Si tratta di un’iniziativa lanciata nel Regno Unito e negli Stati Uniti che mira a supportare ogni anno 5.000 scuole e più di 550.000 studenti provenienti da contesti meno avvantaggiati. Allo stesso modo, in Italia, in questi anni sono state supportate numerose iniziative, come le borse di studio “Amazon Women in Innovation” con le quali dal 2018 si supportano molte giovani donne meritevoli provenienti anch’esse da contesti meno avvantaggiati.

Le borse di studio prevedono un finanziamento di 6.000 euro all’anno, per tre anni, a quattro studentesse di altrettanti atenei italiani: il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università di Roma Tor Vergata e l’Università degli Studi di Cagliari. Oltre a supportare economicamente le studentesse, Amazon mette a disposizione una mentor, una manager di Amazon, per aiutarle nello sviluppo di competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.

«C’è ancora molto lavoro da fare e queste iniziative rappresentano solo l’inizio di un lungo percorso – dettaglia ancora Marseglia -.L’impegno di Amazon è stato mantenuto anche in un anno sfidante come quello appena trascorso. Con l’avvio dell’anno scolastico abbiamo lanciato l’Amazon Digital Lab, che permette di familiarizzare con nuovi strumenti di approfondimento e con il mondo del coding attraverso contenuti on demand e interattivi, e che include il Creative Coding Toolkit, con diverse attività di visual coding per insegnanti e studenti che permettono all’utente di avvicinarsi a materie come arte e matematica attraverso la programmazione».

Tra le altre iniziative c’è anche il Playground Train Your Robot Jr, un innovativo videogioco ambientato in un centro di distribuzione Amazon: attraverso il visual coding i ragazzi possono muovere i robot presenti all’interno dei magazzini per aiutare un dipendente Amazon nel suo lavoro. Queste ultime iniziative sono state realizzate grazie all’apporto della star up italiana Codemotion.

Oltre l’emergenza Covid

In risposta all’emergenza della pandemia, Amazon ha donato in totale oltre 3,5 milioni di euro, che includono interventi mirati a sostenere l’educazione e la didattica a distanza, come donazioni di oltre 1700 tablet ad associazioni a fianco dei bambini più svantaggiati, tra cui Save The Children, Action Aid, Caritas, Fondazione Albero Della Vita, per permettere a bambini e ragazzi di continuare a studiare; e l’adesione all’iniziativa di Solidarietà Digitale del Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, mettendo a disposizione degli insegnanti di scuola primaria e secondaria lezioni in streaming dedicate alle materie STEM e alla programmazione informatica.

L’educazione è parte di una filosofia di impact investing che Amazon sta perseguendo da diversi anni. «L’educazione dei più giovani e la loro formazione sono fondamentali per creare un impatto positivo sulla nostra società. In particolar modo, abbiamo visto quanto sia necessario che le giovani donne siano consapevoli delle proprie potenzialità, anche in percorsi di studio legati all’innovazione e alla tecnologia, che finora sono considerati prettamente maschili – dettaglia ancora Marseglia- . Per questo dobbiamo investire in attività e politiche che promuovano la diversità e l’inclusione e che creino le condizioni necessarie perché queste si realizzino. In Amazon, ad esempio, ci impegniamo affinchè sia garantita la parità salariale, aspetto fondamentale, perché solo attraverso l’indipendenza economica è possibile fare delle scelte libere»

Le iniziative nel campo della sostenibilità

L’impegno di Amazon per la sostenibilità è ampio e riguarda tutto ciò che va dal supporto alle comunità in cui opera, al sostegno ai dipendenti, ai clienti e alle aziende con cui collabora.

«Stiamo creando una cultura di sostenibilità, responsabilità e diversità che permea tutto il nostro business per mantenere l’impegno verso un futuro sostenibile per tutti. In particolare, mi preme sottolineare l’impegno di Amazon per l’ambiente, che si concretizza con un piano di azioni che, attraverso il Climate Pledge -spiega Marseglia-, ha l’obiettivo di portare l’azienda a zero emissioni nette di CO2 10 anni in anticipo rispetto a quanto stabilito dall’Accordo di Parigi».

All’interno del piano Amazon si impegna a raggiungere:

  • il 100% di energia rinnovabile in tutte le nostre attività entro il 2025 ( ad oggi è il più grande acquirente di energia rinnovabile al mondo);
  • arrivare a emissioni zero sul 50% delle spedizioni entro il 2030: sono stati ordinati da Rivian 100.000 veicoli elettrici (il più grande ordine di veicoli elettrici per la consegna di sempre) che inizieranno a consegnare i pacchi ai clienti dal prossimo anno (10.000 nel 2022, full roll out entro 2025) e 1.800 veicoli da Mercedes Benz che sono già stati protagonisti in Europa per le consegne natalizie;
  • ridurre il packaging: dal 2015 è stato ridotto il peso degli imballaggi in uscita del 33% ed eliminato oltre 900.000 tonnellate di materiale da imballaggio, l’equivalente di 1,6 miliardi di scatole per le spedizioni.

Il Climate Pledge è aperto a tutte le aziende che si vogliono dare questo obiettivo e vogliono lavorare insieme per raggiungerlo attraverso investimenti e innovazioni (oggi comprende in 31). La scelta di unirsi al Climate Pledge significa dare un segnale importante all’intero mercato che è urgente intraprendere iniziative concrete.Tra le molteplici azioni messe in campo lungo tutta la filiera, si guidano anche i clienti a scegliere consapevolmente i prodotti presenti sul nostro store. Per aiutarli a riconoscere in modo semplice i prodotti più sostenibili, è stato lanciato il programma “Climate Pledge Friendly”, con cui si identificano più di 40.000 prodotti negli store europei, inclusi prodotti fashion, beauty, generi alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona, ma anche di elettronica e per l’ufficio, compresi inoltre i prodotti realizzati e venduti da migliaia di piccole e medie imprese in Europa.

Inoltre è di qualche giorno fa la notizia dell’apertura di due nuovi centri in Italia – uno di distribuzione a Novara e uno di smistamento a Spilamberto (Modena) – ospitati all’interno di strutture sostenibili, alimentate attraverso pannelli solari e sistemi ad alto risparmio energetico.

Dalla logistica all’ecommerce al cloud computing…

Amazon si è distinta per essere un potente motore di crescita per l’economia italiana. Attraverso l’innovazione, gli investimenti e la creazione di posti di lavoro, Amazon sta contribuendo alla trasformazione digitale del Paese, un processo che è diventato molto più che prioritario per sostenere la ripresa economica.

«In Italia, più che altrove, esiste un problema di scarsa digitalizzazione di una larga parte delle piccole e medie imprese -conclude Marseglia -. Per dare il nostro contributo a fronteggiare questo problema abbiamo dato vita ad “Accelera con Amazon”, un programma di formazione gratuito realizzato in collaborazione con ICE, MIP Politecnico di Milano, CONFAPI e Netcomm per sostenere la digitalizzazione e la crescita di oltre 10.000 piccole e medie imprese italiane».

Come spiega Marseglia, anche sul cloud computing l’attività è in crescita. Nel 2006, in un momento in cui il settore era agli albori, Amazon ha compreso le opportunità offerte dal cloud ed è stato creato Amazon Web Services. Lo scorso aprile è stata aperta una regione infrastrutturale, con data center in Lombardia, con l’obiettivo di supportare la ripresa e la crescita delle aziende italiane e di rafforzare ulteriormente la posizione dell’Italia in prima linea nell’economia digitale.

La regione AWS Europe (Milano) consente a un numero ancora maggiore di sviluppatori, startup e imprese, così come organizzazioni governative, educative e no-profit, di offrire servizi agli utenti finali con una latenza ancora più bassa e di archiviare dati in data center situati in Italia, con la garanzia di mantenere la completa proprietà dei propri dati e che questi non verranno spostati a meno che non scelgano di farlo.

Milioni di clienti si affidano ad AWS per potenziare la loro infrastruttura, diventare più agili, ridurre i costi e essere supportati nella loro trasformazione digitale. La regione AWS Europe (Milano) è la sesta regione di AWS in Europa.

 

Fonte
ilsole24ore.com – per leggere il testo completo clicca qui.